Egon
Coreografia:
Chiara Olivieri
La danza incontra l'enfant prodige della pittura, l'ossessivo che spoglia le donne, EGON SCHIELE, artista tormentato e geniale, portavoce dell’espressionismo austriaco.
I primi passi nella piccola stazione austriaca di Tulln, le incurie della madre e la malattia paterna, i disegni infantili di treni e tetti conici, l'amore anomalo e febbrile per la sorella, l'iniziazione ai tratti del corpo attraverso animali macellati, l'ingresso all'Accademia, le notti dissolute nei bordelli ...
"Ho in me risorse immediate, vorrei dire… per condurre la mia ricerca, per poter inventare, per scoprire, con mezzi che sento nel mio intimo,
che da soli hanno la forza di incendiare, di bruciare, di splendere, come un pensiero, di luce eterna,
e di aprire un varco di luce nella più oscura eternità del nostro piccolo mondo…Così sento incessantemente
qualcosa di più, qualcosa d’altro, una luce che dal mio intimo brilla all’infinito… Sono talmente ricco da essere costretto a dilapidare ciò che è in me”.
Egon Schiele
La danza incontra l'enfant prodige della pittura, l'ossessivo che spoglia le donne, EGON SCHIELE, artista tormentato e geniale, portavoce dell’espressionismo austriaco.
I primi passi nella piccola stazione austriaca di Tulln, le incurie della madre e la malattia paterna, i disegni infantili di treni e tetti conici, l'amore anomalo e febbrile per la sorella, l'iniziazione ai tratti del corpo attraverso animali macellati, l'ingresso all'Accademia, le notti dissolute nei bordelli ...
"Ho in me risorse immediate, vorrei dire… per condurre la mia ricerca, per poter inventare, per scoprire, con mezzi che sento nel mio intimo,
che da soli hanno la forza di incendiare, di bruciare, di splendere, come un pensiero, di luce eterna,
e di aprire un varco di luce nella più oscura eternità del nostro piccolo mondo…Così sento incessantemente
qualcosa di più, qualcosa d’altro, una luce che dal mio intimo brilla all’infinito… Sono talmente ricco da essere costretto a dilapidare ciò che è in me”.
Egon Schiele