A BLUEBEARD
La storia di Barbablù riguarda il predatore innato che abita la psiche di tutte le donne. E’ una forza specifica e incontrovertibile che va memorizzata e controllata. Barbablù rappresenta un complesso di profonda reclusione che si acquatta ai margini della vita di ogni donna. Tutte le creature devono sapere che esistono dei predatori. Senza questa conoscenza, la donna sarà incapace di negoziare all’interno del sé senza essere divorata. Quando il punto di vista femminile è ingenuo la comprensione emotiva di una relazione è vaga e illusoria. Una donna non “iniziata” è vulnerabile, fragile, addormentata e Barbablù può istruirla a compromettersi psichicamente. Può spingerla a provare un falso senso di libertà, entro i confini del proprio territorio, sebbene nella profondità della psiche lei abbia già compreso. La chiave è il simbolo della consapevolezza, e interiorizzarla significa per la donna comprendere ciò che sta dietro, al di là dell’ovvio. Scegliere di usarla è una decisione individuale. Aprendo la porta dell’orrendo segreto la donna sceglie la vita, altrimenti deciderà consapevolmente per la propria morte, in un eterno ritorno distruttivo.
"... ero una volta, sono ora, e sarò sempre. Dentro, dentro e fuori. Sono il desiderio, la dipendenza, lo spirito e la carne.
Apri la porta ed entra nella mia eternità. Sarà tutto più reale, ma non dimenticarti di santificare le mie imposizioni, perché sono io che ti ordino, io che ti faccio fare, io che mi faccio fare."
Spettacolo liberamente ispirato alla favola di “Barbablù” di Charles Perrault.
Coreografie: Chiara Olivieri
Con la partecipazione di Federico Ferrari
E con: Laura Badolato, Giulia Barbiroli, Carlotta Graffigna, Eugenia Longfils, Ilaria Murtas, Melania Sottolano e Chiara Olivieri.
Produzione DANZAREA | COD Danza 2018
Prima nazionale 17 Marzo 2018 all'interno della rassegna AltraDanza18 allo Spazio Studio Sant'Orsola di Mantova.
Fotografie: Elio Scardovelli.
"... ero una volta, sono ora, e sarò sempre. Dentro, dentro e fuori. Sono il desiderio, la dipendenza, lo spirito e la carne.
Apri la porta ed entra nella mia eternità. Sarà tutto più reale, ma non dimenticarti di santificare le mie imposizioni, perché sono io che ti ordino, io che ti faccio fare, io che mi faccio fare."
Spettacolo liberamente ispirato alla favola di “Barbablù” di Charles Perrault.
Coreografie: Chiara Olivieri
Con la partecipazione di Federico Ferrari
E con: Laura Badolato, Giulia Barbiroli, Carlotta Graffigna, Eugenia Longfils, Ilaria Murtas, Melania Sottolano e Chiara Olivieri.
Produzione DANZAREA | COD Danza 2018
Prima nazionale 17 Marzo 2018 all'interno della rassegna AltraDanza18 allo Spazio Studio Sant'Orsola di Mantova.
Fotografie: Elio Scardovelli.